Recupero crediti e pignoramenti
Lo Studio Legale Meschinelli da anni si occupa di recupero crediti per privati e aziende.
L’attività di recupero crediti è piuttosto delicata e chi non vuole o non può provvedere autonomamente al recupero del credito può rivolgersi ad un legale esperto nel settore che sappia elaborare la miglior strategia per il caso specifico.
In base all’ammontare del credito, il consulente legale dovrà infatti predisporre una strategia idonea ai fini del recupero dello stesso, sia dal punto di vista dei tempi e sia dal punto di vista del risparmio di costi per il cliente.
A seconda della strategia intrapresa il creditore potrà ottenere il recupero del proprio credito in tempi più o meno rapidi e con costi contenuti. Naturalmente affinché ciò accada è necessario che quest’ultimo si avvalga dell’assistenza di un consulente legale che abbia una notevole esperienza nel settore.
Infatti l’attività di recupero crediti, può essere esercitata in due modi:
- in via stragiudiziale;
- in via giudiziale.
La prima fase, che possiamo definire bonaria, monitoria o amichevole, è quella in cui si tenta di riscuotere i crediti insoluti senza l’azione del Tribunale, grazie all’intervento tempestivo di un avvocato esperto in materia.
Iter recupero crediti
Il primo step dell’iter per il recupero dei crediti insoluti consiste nell’invio da parte dell’avvocato della diffida ad adempiere, che costituisce anche la messa in mora del debitore.
La diffida dell’avvocato rappresenta una forma di ammonimento del debitore rispetto:
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- all’ammontare del debito da pagare, al quale si aggiungono eventuali interessi maturati;
- alla scadenza entro la quale il debito dovrà essere pagato;
- alle conseguenze previste in caso di mancato pagamento del debito, che consisterebbero nel ricorso in Tribunale per il recupero coattivo del credito, cui si andrebbero a sommare anche le spese legali.
La fase giudiziale, invece, rappresenta lo step successivo, quello al quale si arriva se il debitore dovesse continuare a essere inadempiente. Il ricorso all’azione giudiziaria permette di emettere un ordine di pagamento che rappresenta il titolo esecutivo per un eventuale pignoramento.
A questo proposito appare fondamentale un’analisi preliminare del singolo caso, quindi in un accertamento economico-patrimoniale del debitore, atto a stimare la probabilità di recupero del credito insoluto.
Infatti, occorre stabilire in base al patrimonio del debitore, quali siano le possibilità di un effettivo recupero coattivo del credito, anche al fine di definire la migliore strategia da attuare.
L’obiettivo non è solo quello di far valere i diritti del creditore, ma anche, dove possibile, di salvaguardare e mantenere in rapporti in essere tra creditore e debitore, che potrebbe per esempio essere un soggetto strategico per un’azienda.
Recupero crediti: la fase giudiziale
La fase giudiziale a seconda dei casi può presentarsi in diversa forma.
Per quanto riguarda le fatture emesse, è possibile procedere presso le competenti sedi per richiedere l’emissione di un DECRETO INGIUNTIVO, ovvero l’ordine emesso dal Giudice di pagare al creditore la somma dovuta, oltre agli interessi maturati.
Il decreto ingiuntivo, se non opposto, diventa esecutivo ed è quindi possibile procedere al recupero coattivo
Recupero crediti: la fase esecutiva
Qualora il debitore non adempia neanche a seguito dell’ordine del Giudice è possibile agire in via coattiva sul suo patrimonio, dando esecuzione al titolo esecutivo (decreto ingiuntivo o sentenza). Tale fase si concretizza in un pignoramento, che può essere di diversi tipi